ANTIFRAGILITY LAB /

Progetto

Unconventional Affordable Housing

Accessibilità economica e nuovi modi di abitare

#emergingUrbanQuestions
Periodo

2025 / 2026

Responsabile della ricerca

Gennaro Postiglione

Gruppo di lavoro

Massimo Bricocoli, Gaia Caramellino, Antonio Carvalho, Stefania Sabatinelli, Roberto Rizzi, Paola Briata

In collaborazione con

Università degli Studi di Aldo Moro di Bari, Dipartimento di Scienze Politiche; Politecnico di Bari, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica; Università degli Studi di Trieste, Dipartimento di Ingegneria e Architettura

La ricerca esplora (anche attraverso il progetto) l’intersezione tra accessibilità economica e non convenzionalità dei modi di abitare, come possibile risposta alle esigenze della popolazione più fragile che non riesce a trovare una casa appropriata.

Pubblicazioni

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Ai profondi mutamenti registrati negli ultimi anni nei modi di abitare – legati anche alla crescita post- pandemica, registrata anche in Italia, delle disuguaglianze sociali – non è ancora corrisposta un’adeguata ricerca in termini architettonici, che dimostri le inadeguatezze, l’insoddisfazione o l’inaccessibilità dell’offerta abitativa convenzionale. A partire dall’intersezione tra i due livelli, abbordabilità economica e non convenzionalità, come risposta alle esigenze della popolazione più fragile che non riesce a trovare un’abitazione appropriata (anziani, persone senza reddito, senzatetto) il progetto mette in discussione i canoni dell’abitare moderno e “tradizionale” e tenta di tratteggiare un nuovo glossario e nuove strategie per l’abitare contemporaneo. L’ipotesi è che le pratiche abitative non convenzionali possano diventare strategie per far fronte all’inadeguatezza delle soluzioni abitative attuali e alla mancanza di abbordabilità economica, rispondendo meglio a bisogni delle fasce deboli della popolazione. 

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