La riforma della legislazione portuale italiana del 2016-17 si è resa necessaria per allineare la normativa nazionale ai requisiti europei, nel quadro della rete Core TEN-T e del Blue Growth Horizon 2030-50. L’Italia intende attuare le seguenti politiche: innovazione strumentale e procedurale; rafforzamento delle capacità e cooperazione macroregionale; attuazione di macro-politiche volte alla mitigazione dei cambiamenti climatici, all’economia circolare e alla green economy.
In continuità con il Symposium: (Re-) Connecting Maritime-Urban Ecosystems (TU Delft, 26-27 settembre 2024) il seminario intende sviluppare una riflessione congiunta e multisettoriale tra studiosi, progettisti, operatori e gestori di cluster portuali. In particolare, si vuole approfondire lo stato dell’arte, le criticità e le prospettive del processo tutt’ora in atto che ha visto, in seguito alla riforma, il passaggio in Italia da una sommatoria di porti ad un sistema di cluster portuali, nel quadro più ampio di una visione integrata e sostenibile terra-mare, sia della logistica che del traffico
passeggeri. In tale quadro di riferimento, entro una prospettiva sistemica che unifica mare, porti, città e regioni, gli ambiti di relazione porto-città assumono un diverso significato, proiettandosi verso una maggiore flessibilità dei confini e una particolare attenzione all’ambiente.